| Ugo Foscolo - 1827 - 310 pagine
...contro di sé P incredulità degli uomini fra' quali gli storici avvenimenti ei caratteri d' individui famosi, benché alterati dalla tradizione., erano...si sarebbero indotti ad avere per santa un'adultera d' infame celebrità ; pare che il poeta se .n' accorgesse , da che le fa diro—• Ma lietamente... | |
| Dante Alighieri - 1827 - 408 pagine
...alla contrada grande assalto; Di "7 questa luculenta e chiara gioia Ma lietamente a me medesma l(5 indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noia : Che forse parria forte al vostro vulgo. Del nostro Ciclo, che più m'è propinqua, 13 Di un medesimo padre nacqui io e quella face. 14 Era... | |
| Dante Alighieri - 1827 - 656 pagine
...ed io ed ella : Cunizza fui chiamata ; e qui refulgo , Perché mi vinse il lume d : està stella . Ma lietamente a me medesma indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noja ; Che forse pari-la forte al vostro vulgo . Questo centesim'anno ancor s'incinqua: ^o Vedi se... | |
| Dante Alighieri - 1829 - 568 pagine
...e non surge mol t'alio, Là onde scese già una Caccila, Che fece alla contrada grande assalto. 3o Ma lietamente a me medesma indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noia, 35 Che forse parrìa forte al vostro vulgo. a5—3o. Alf. nota i tre ultimi. — Prava, depravala,... | |
| Dante Alighieri - 1829 - 556 pagine
...colle, e non surge molt'alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto, 3o Ma lietamente a me medesma indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noia, 35 Che forse parrìa forte al vostro vulgo. 25—So. Alf. nota i tre ultimi. — Prava, depravala,... | |
| Ferdinando Arrivabene - 1830 - 486 pagine
...quali gli storici avvenimenti, ei caratteri d'individui famosi, benché alterati dalla tra dizione, erano non per tanto notissimi. E che non si sarebbero indotti ad avere per santa un' adultera d' infame celebrità , pare che il poeta se ne accorgesse, da che le fa dire : Ma lietamente... | |
| Ferdinando Arrivabene - 1830 - 524 pagine
...quali gli storici avvenimenti, ei caratteri d'individui fa' mosi, benché alterati dalla tra dizione, erano non per tanto notissimi. E che non si sarebbero indotti ad avere per santa un' adultera d' infame celebrità , pare che il poeta se ne accorgesse, da che le fa dire : Ma lietamente... | |
| Dante Alighieri - 1832 - 810 pagine
...nostro Ciclo, che più m'è propinqua Grande fama rimase, e pria che muoia, Ma lietamente a me medesimi indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noia, Che forse parria forte al vostro vulgo . Fu da Dcmofoontc , "è Aloide, Quando Iole nel coro i ebbe riclmisa. Non perù qui si pente, ma si... | |
| Dante Alighieri - 1836 - 522 pagine
...nacqui ed io ed ella : Cunizza fui chiamata, equi rifulgo Perchè mi vinse il lume d' esta stella. Ma lietamente a me medesma indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noja ; Che forse parria forte al vostro vulgo. 1 Come pria al T. 14 del precedente canto. 2 Dando risposta... | |
| Dante Alighieri - 1836 - 510 pagine
...nacqui ed io ed ella : Cunizza fui chiamata, equi rifulgo Perché mi vinse il lume d' està stella. Ma lietamente a me medesma indulgo La cagion di mia sorte, e non mi noja; Che forse parria forte al vostro vulgo. 1 Come pria al T. 14 del precedente canto. J Dando risposta... | |
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