I delitti della luceMondadori, 2005 - 295 pagine Firenze, estate del 1300. Una guardia raggiunge il priore Dante Alighieri, porta un messaggio con sé: nelle paludi dell'Arno si è arenata una galea. A bordo, vigilati da un essere diabolico, un equipaggio di morti e i resti di un macchinario incomprensibile. Da dov'è giunta quella nave, con il suo carico di orrore? E perché, a poche ore di distanza, in una torre dalle vecchie mura viene ferocemente assassinato l'architetto di Federico II, il sovrano svevo che aveva progettato un enigmatico castello in mezzo al nulla? Chi è realmente il monaco Brindano, giunto in città con il suo seguito di fanatici per organizzare un'improbabile crociata? E quale forza tiene in vita la Vergine di Antiochia, una reliquia che sembra sfidare ogni legge di natura? |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
accanto Acquasparta afferrò aggiunse al-Jazari annuì appena arrestò Arrigo attimo avesse avete avrebbe avvicinò bargellini bargello bassa voce Battistero Bernardo Bianca Lancia Bonatti braccia Brandano c'era Cecco Cecco Angiolieri cercando certo chiese chinò città colpo continuava corpo d'istinto davanti davvero dietro dita donna erano esclamò Fabio dal Pozzo fece Federico feltro Firenze fissare folla folla estatica forza galea GIULIO LEONI gridò guardò intorno Guido Bigarelli Guido Bonatti Intanto L'altro l'uomo labbra locanda dell'Angelo luce lungo maestro Mainardino mano Marcello mente messer Alighieri Mi'raj Michele Scoto monaco Monerre mormorò Dante morte nascosto nulla nuovo occhi ottagono panni parole passo pensò piccola piedi pietra poeta porta potuto preso priore punto rapido replicò rispose ruota Santa Maria Novella sapere scatto scivolando scoperto scosse il capo segno sembrava sentì serrò sfiorare sguardo siete silenzio sollevò soltanto specchio stava strada strappò stretta terra testa Tolosa tornò un'espressione uomini uomo vecchio verso visto volto