Amore zucchero e cannellaNewton Compton Editori, 2012 - 348 pagine Juliet aspetta da una vita questo momento. Finalmente una casa da dividere con Simon, un vero e proprio nido d'amore pieno di piante di cui prendersi cura e invaso da profumi di torte appena sfornate. Ma il sogno è destinato a svanire: la prima notte nel nuovo appartamento, Juliet scopre che Simon l'ha tradita con la sua migliore amica. Il suo cuore è a pezzi, il dolore insopportabile, quella casa tanto desiderata d'improvviso è ostile. Niente pare esserle d'aiuto. Finché un giorno, rovistando tra le scatole ancora da aprire, Juliet s'imbatte nei vecchi libri della dolce nonna Violet, con cui è cresciuta dopo che la madre l'ha abbandonata. In quelle pagine ingiallite, ricche di preziosi consigli e piene di appunti, Juliet sembra trovare il conforto di cui è in cerca: forse lì c'è quel che serve per tornare ad amare la sua nuova casa e a curarla come avrebbe fatto un tempo sua nonna, ricette segrete per dimenticare ai fornelli chi l'ha fatta soffrire, o tanti modelli di carta che attendono solo le sue mani, per trasformarsi in splendidi foulard, copricuscini, grembiuli pieni di pizzi. Ma un giorno, nascosta tra quelle pagine degli anni Sessanta, Juliet trova una lettera. Una lettera che parla di qualcuno di cui lei ignorava l'esistenza... Il passato sembra riaffiorare e portare con sé un alone di mistero. E se riviverlo fosse l'unico modo per ritrovare se stessa e lasciarsi andare a un nuovo amore? |
Sommario
Capitolo 1 29 Capitolo 2 37 Capitolo 3 47 Capitolo 4 57 Capitolo 5 65 Capitolo 6 75 Capitolo 7 89 Capitolo 8 97 Capitolo 9 p 201 Capitolo | 17 |
Capitolo | 18 |
Capitolo | 19 |
Capitolo | 20 |
Capitolo | 21 |
Capitolo | 22 |
Capitolo | 23 |
Capitolo | 24 |
Capitolo | 25 |
Capitolo 10 117 Capitolo 11 139 Capitolo 12 147 Capitolo 13 155 Capitolo 14 165 Capitolo | 26 |
Capitolo | 27 |
Capitolo | 28 |
Capitolo | 29 |
Capitolo | 30 |
Capitolo 16 347 Ringraziamenti | 183 |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
alzò anch’io andai andare andata appartamento aprii attimo avesse avrei bagno bambina bevvi bicchiere borsa bottiglia braccia brava casalinga burro di arachidi c’era caffè calma camera camper capelli casa Cath Cercai cercando champagne Charles chiese cocktail Cornovaglia credo cucina cuore davvero dispiace dissi drink Dylan economia domestica email erano eravamo facendo fare fece festa finestra fotografia giorno grembiuli guance guardò Imogen indossava Jonathan Juliet Kenya l’acqua l’altra l’aria l’ho l’idea l’unica lasciato lavello lavoro letto Londra macchina da cucire mano Marilyn Marilyn Monroe Melissa Hill mente mise naso nuovo occhi parlare Pensai pensare persona Philip piaceva piangere piccolo piedi porta posso potevo prendere prese ragazza Rimasi rispose riuscivo Rosendale Rosie sapevo sarebbe Scossi il capo scuse sedetti sedia sembrava sentivo Simon smorfia sorriso Sospirai spalle Spitalfields stava surf Sylvie telefono testa Tower Hamlets ubriaca un’altra un’occhiata vedere viso vodka voglio volevo