Quel che resta del giorno - 9788806229900

Avendo letto recentemente "Non lasciarmi", ultimo romanzo di Ishiguro, non potevo certo mancare l’appuntamento con il libro che l’ha fatto conoscere al mondo intero. Da "quel che resta del giorno", infatti, è stato tratto il celebre film di James Ivory, con Anthony Hopkins ed Emma Thompson. Protagonista della storia è il maggiordomo inglese Stevens, voce narrante del romanzo. L’uomo ha passato la vita al servizio dell’ambiguo gentiluomo Lord Darlington. Dopo 30 anni, si accinge a servire il nuovo proprietario, un giovane americano. E’ proprio quest’ultimo, Mr Farraday, che propone all’anziano maggiordomo una settimana di vacanza, imprestandogli persino l’automobile. E’ la prima volta che Stevens ha una simile opportunità: il viaggio, naturalmente, non sarà solo spostamento fisico, ma anche itinerario morale, per rivivere l’intera esistenza e porla , mafari, su binari completamente diversi... Il ritmo della narrazione rispecchia interamente la personalità del maggiordomo, figlio di un altro maggiordomo, del tutto dedito al rispetto della tradizione e delle convenienze. Il suo ingombrante senso del dovere, l’ha portato persino ad eccessi grotteschi, come quello di non interrompere il servizio alla notizia della morte dell’anziano genitore. La voce narrante, quindi, è un vecchio e pedante maggiordomo...occorre che questo sia ben chiaro, per non trovare la narrazione pesante e intrisa di inutili dettagli. L’uomo, il protagonista, è vissuto per quei dettagli, quelle inezie che facevano la differenza tra un professionista e un servitore qualunque...Quindi non stupiamoci se i suoi ricordi sono focalizzati magari su particolari secondari, dove il nocciolo della questione sembra smarrirsi e passare in secondo piano. Sta proprio lì la genialità di ishiguro, il suo sapere calarsi nella mente di Stevens, con un’efficacia e una similitudine di sentimenti che mi ha lasciata sbigottita. Dalle prime righe, quasi in filigrana, si delinea la figura di Miss Kenton, la capo cameriera. Tra i due vi è qualcosa di irrisolto. Forse questo viaggio porterà chiarezza anche nei sentimenti tra i due, sempre che non sia troppo tardi per tornare indietro... Quel che resta del giorno è forse la parte minore di un’esistenza non vissuta in pieno? Oppure il giorno ha ancora una grossa potenzialità per chi saprà coglierla, anche se in ritardo? Non chiedetemi se il film rispecchi il libro...la mia conoscenza, al momento, si limita alla sola lettura del romanzo, anche se ho intenzione di vederne anche la trasposizione su pellicola di Ivory, regista di uno dei miei film preferiti, "Casa Howard". Dunque, un romanzo tipicamente britannico, scaturito dalla penna di un inglese d’azione, Ishiguro, trapiantato nel Regno Unito dall’età di 6 anni. Kazuo scrive esclusivamente in inglese ed è assolutamente straordinario nel descrivere quello che è a tutti gli effetti, il suo paese.

splendido,analisi della vita ed auto-analisi spietata- non malinconia ne’nostalgia ma profonda accettazione dell’esistenza- inoltre significativo ricordo di collaborazioni anglo-tedesche a lungo nascoste