Barbablù

Adoro il suo stile surreale e la sua dialettica famelica, ma i finali proprio non mi convincono.

Barbablù è stato il mio battesimo con questa autrice: primissima lettura e amore alla prima riga. Lo stile di Nothomb è qualcosa di estremamente peculiare ed unico, dettagliato senza essere pesante, equilibrato, puntuale, preciso come un bisturi che con meticolosa attenzione affonda senza sbrodolare nel cuore della psiche e delle emozioni umane. E qualsiasi trama si piega facilmente ad una prosa che non può non conquistare. Questa, in particolare, mi ha incuriosita per il richiamo alla celebre favola, ma il modo in cui Nothomb la reinterpreta è estremamente geniale e viene sviluppato sull'onda di un costante oscillare tra reale e surreale, il tutto sublimato da un retrogusto di favola che si mescola e stempera appena l'inquietudine che permea la storia. Brillante, incalzante, va giù come uno shottino: si legge tutto d'un fiato e culmina in un finale perfetto. Bellissimo. Non smetterò più di leggerla.

Premetto: adoro Amèlie Nothomb! Non è sicuramente sul podio dei suoi libri più belli comunque sia mi è piaciuto.