Il botanista

Il botanista di Marc Jeanson e Charlotte Fauve non parla di un mondo che apparentemente non ci riguarda, ma proprio del nostro, attraverso tre secoli e mezzo di storia che sottolineano il rapporto tra chi si è occupato delle piante e la terra stessa. Marc Jeanson da sempre ama le piante e attraverso loro sogna mondi paralleli da poter costruire con le radici, con i piccoli semi. All’interno del più grande erbario del mondo, quello di Parigi, lo scienziato sta infatti cercando di ricostruire una storia intensa, travagliata e appassionante come quella delle piante. Proprio a Parigi si trovano piccoli gioielli di botanica provenienti da tutto il mondo come le ghirlande di Ramses II, la camomilla d’Athis-Mons, i rampicanti polinesiani e le palme del Magascar. In uno spazio, nel cuore della ville Lumiere, si affacciano così piante e vegetali che raccontano storie, attraversano il tempo e lo spazio e Marc Jeanson rivela il loro passato e lo porta agli occhi del mondo. L’universo che si dispiega attraverso il suo sguardo da scienziato e da sognatore ci svela un universo affascinante e la storia di tanti uomini che hanno fatto, attraverso le piante, un pezzo di storia. Il botanista è un romanzo di passioni, di radici difficili da estirpare, di piccoli semi che diventano giganteschi alberi.