Storia delle compagnie di ventura in Italia, Volume 2

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Brani popolari

Pagina 167 - Moisé, • che il popolo combatteva e Moisé orava, e mentre« che egli orava, il popolo vinceva. Così faremo noi, « purché la nostra orazione gli sia grata e piacevole. « Piacciavi di leggere questa lettera almeno voi e gli • altri caporali. Gesù dolce ! Gesù amore I * (I).
Pagina 114 - ... fuggitivi, il clamore degli assalitori, e l'orrendo rintuono delle moli, che rovinano addosso le schiere, l'avvisano del supremo pericolo. Fatto dare perciò prestamente all'arme, impose a cento Ungheri di smontare da cavallo, e studiarsi di guadagnare le vette, e di scacciarne i villani. Ma tardo era ogni rimedio : infatti gli Ungheri, impediti ad ascendere sia dall'asprezza de...
Pagina 115 - Il conte Lando, dopo essere stato qua e là trasferito da uno ad un altro padrone, cadde alla fine nelle mani del signore di Bologna suo intrinseco; e quivi, combattendo a malincuore contro la naturale passione del bere, attese lunga pezza a guarire. S' era frattanto Amerigo dal Cavalietto condotto pian piano insino a...
Pagina 150 - Infedeli, e voi vi dilettate tanto di far guerra e di combattere, non guerreggiate più i Cristiani ; però che è offesa di Dio ; ma andate sopra di loro.
Pagina 79 - Compagnia; e perché son nato cavaliere, da cavaliere ho voluto « vivere ed ho messo a taglia le città di Toscana e le ho messe « al tributo e al sacco, e le ho smantellate di mura e spogliate a di genti ». Questa deposizione spiega lo spirito di que' venturieri , e l'avvilimento in che il secolo cadeva. Que' popoli che avevano scosso i gioghi de...
Pagina 281 - Attendolo; il quale per avventura di tanto superava l' emulo suo nelle piccole cose , di quanto n' era avanzato nelle grandi. Ma forse a Braccio colai magnanimità era inspirata dalla indipendenza e possanza già conseguita: nello Sforza la volubilità, il sutterfugio, l'astuzia erano corrispondenti alla autorità, non acquistata ma appetita.
Pagina viii - ... ingenita a tutte le soldatesche per l'assoluto imperare. Così le schiere di ventura spensero la libertà in Italia, e furono i fondamenti delle signorie del xiv e xv secolo. Già il lungo uso aveva procacciato agli stipendiarii alcuna forma e consistenza. Quelli a cavallo dividevansi in conestabilie o bandiere di 20, 25, e fin 50 uomini : non accettavansi a...
Pagina 166 - In questo fatto non si può altro» scriveva ella ad Alberico e agli altri capitani < che • guadagnare o viva o muoia ; se morite, guadagnate « vita eterna, e siete posti in luogo sicuro e stabile; « e se campate, avete fatto sacrificio di voi a Dio vo...
Pagina 113 - Dopo alquanto di cammino, la compagnia entrò in un cupo vallone, lungo due miglia, e quinci e 'i quindi fasciato da dritte rocche di macigno. Ai piedi di queste rocche per tutta la lunghezza del vallone serpeggiava la strada, a guisa di cornice, ed a seconda delle rivolte del torrente, che giù in fondo scor(I) Ghirardacci , St.
Pagina 281 - Braccio morente in mano dei nemici, nell'onta di una sconfitta, accresceva disperazione il prevedere la totale rovina delle proprie cose. Del resto si l'uno che l'altro compierono l'opera di Alberico da Barbiano, procacciando all'Italia armi, che, se erano prezzolate, pur nostre ed italiane erano. Quanto al merito loro rispettivo, una certa persuasione nata in noi quasi senza nostra saputa dalla osservazione dei fatti ci porta a dire , sembrarci Braccio di cuore e d...

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