Sans me feciffe arbitror, Officium hominis, & civis împlexe, fî labor meus aliquos ab inertia liberatos, ad hæc ipfa melius, atque. uberius tractanda incitaverit. Ex Lactant. de Opific. Dei. Adoroitaque fupplex ADRASTIAM ob ea, que dicturus fum Glauco; Reorque minus cum delinquere, qui non fponte aliquem perimit, quam qui cirea coftitutiones de Honeftis, & Bonis, Juftifque fallit So crates apud Platon. de Rep. lib. V. TAVOLA DE' CAPITOLI S. I. Ꭰ DEL TOMO PRIMO. PROEMIO il Ella mancanza di Scrittori, che infegnino il modo tenuto in Firenze nell'imporre, e diftribuire le Gravezze pag. 1. S. II. Della stessa mancanza rispetto alla valuta delle Monete, &al Commercio pag. 4 S. III. De' motivi per i quali fi confidera il tratto di tempo decorfo dal Secolo XIII fino al XVI........ PARTE PRIMA pag. 6. Della Decima, e delle altre Gravezze del Comune di Firenze. SEZIONE PRIM A. Cap. I. Dello Stato di Firenze nel Secolo XIV, e XV. pag. 7. pag. zo. Cap. II. Dell' Entrate del Comune di Firenze, e quando, & in le Preftanze fino all' anno 1427. te, e delle pene contro a' Contumaci. Cap. V. Degli onori, e comodi goduti da chi pagava puntualmen pag. 14. SEZIONE Cap. IV. De' vantaggi, e comodi di questo regolamento Cap. VII. Refleffioni fopra il metodo precedente Cap. I. Del Catasto Gap. II. Riftretto degli ordini contenuti in questa Provifione, ne' quali fi contiene il metodo da feguirfi per la formazione del Catafto Cap. III. In qual luogo aveße effetto il Catafto, e delle nuove compilazioni, che se ne fecero Cap. VI. De' tentativi più volte fatti per introdurre la diftribuzione nelle Preftanze per via d' Eftimo pag. 31. pag. 32. pag. 35. SEZIONE HII. Cap. I. Della Decima, e del nuovo regolamento che fù ordinato Cap. II. Quando, e come foße ordinata la Decima Cap. I. Degli ordini relativi al modo di defcrivere i Beni Cap. II. Delle altre descrizioni generali fatte pofteriormente pag. 47. Cap. III. Della nuova Decimazione fatta nel 1576. Cap. IV. Degli ordini relativi al modo di far fempre vegliare gli Effetti fottoposti alla Decima nel Poffeffore, & in quelli che Cap. VII. Della caufa, e principio de' Defalchi, e del modo di decimare i Beni del Distretto, ordinato nel 1671. che è quello Cap. VIII. Di altri ordini particolari introdotti pofteriormente pag. 59. Cáp. IX. Qual fia attualmente l'importare della Gravezza, che Cap. III. De' mezzi, de' quali fi è valfo il Comune per impedire, che fi aumentaffe la Maffa de Beni degli Ecclefiaftici Cap. IV. Degli ordini che fi feguirono dopo l'indulto del Pon- Cap. V. Della Decima Ecclefiaftica per forvvenimento delli ftudj p. 93. Cap VI. Dell' efenzione de' Beni di alcuni Spedali, e Luoghi Cap. III. Delle cancellazioni, e fofpenfioni delle Decime impofte, e della restituzione di quelle, che fono state indebitamente pagate p. 102. Cap. I. Della conneffione di questa Parte, colla precedente; delle qualità, che fi confiderano nel Fiorin d'oro, è delli Scrittori, Cap. II. Quando quefti foffe battuto la prima volta, della bontà, e credito del medefimo, e delle fue varie Denominazioni pag. 114. Cap. III. Della proporzione dell' oro all' argento nel Secolo XIII. Cap. I. Delle variazioni seguite nella valuta del Fiorin d'oro di certe Denominazioni rispetto ad altre Denominazioni diverse, Ở in primo luogo del Fiorino di Suggello Cap, III. De" motivi che fi hanno per credere, che questo van- |